Che tipo di impollinazione è utilizzata dall’Olea europaea per ottenere il frutto dell’olivo?

L’olivo (Olea europaea) ha un’impollinazione anemofila, cioè mediata dal vento (dal greco ànemos=vento); i suoi fiori, piccoli, biancastri ed in grappoli ascellari, non sono particolarmente appariscenti. Gli individui sono autoincompatibili: i pollini non possono fecondare ovuli dello stesso fiore o di fiori appartenenti alla stessa pianta. La dispersione dei semi è invece a carattere zoocoro, in quanto avviene ad opera degli uccelli che si cibano dei frutti.

Il frutto dell’olivo, la cosiddetta oliva, è una drupa carnosa che noi consumiamo ancora acerba (verde) o matura (nera). L’oliva, ricca di minerali (tra cui il calcio) e vitamine (A, B1, B2, PP), vanta un alto potere nutrizionale, maggiore quando è matura. Dalla spremitura a freddo delle olive si ottiene un olio di elevata qualità, digeribile e saporito, che caratterizza la cucina mediterranea.

La pianta dell’olivo ha un portamento arboreo contorto. Può raggiungere età ragguardevoli: sono frequenti nell’Italia meridionale esemplari centenari ed in alcuni casi millenari.

Come per molti pollini anemofili anche per il polline dell’Olea sono stati segnalati casi di allergia.

Da http://www.alergiainfantillafe.org/images/pag104-oleaceas2g.jpg Polline di olivo al SEM (microscopio elettronico a scansione).

Per approfondimenti:

www.agraria.org/coltivazioniarboree/olivo.htm
www.olionovoextra.it/coltivazione.html
www.istflori.it/_istflori/Documents/Schede%2011-15.pdf
www.piante-e-arbusti.it/olivo.htm
http://www.uniroma2.it/biologia/polline/scheda/oleace.html 

Esemplare di olivo centenario sulla strada provinciale tra Massafra e
Chiatona, in provincia di Taranto. Foto di Loredana Bruno