Chiedevo in che modo si può conservare puro il Brevibacterium flavum, quale il terreno per isolarlo e identificarlo.

I ceppi batterici di collezione hanno una funzione paragonabile a quella degli standard chimici. Esistono enti come l’ATCC, American Type Culture Collection e il UKNCC, United Kingdom National Culture Collection che forniscono ceppi batterici da usare come riferimento.

In ogni laboratorio si devono convalidare le procedure analitiche; per esempio i terreni di cultura usati devono avere la stessa fertilità e questo si può verificare seminando lo stesso numero di cellule batteriche sullo stesso terreno fornito da due case diverse e controllando che il numero di colonie contate sulle piastre di un terreno sia uguale statisticamente a quello dell’altro terreno.

Ancora più importante è la sicurezza dei ceppi usati quando si facciano i dosaggi biologici di attività di antibiotici o di quelle vitamine che non sono dosabili chimicamente.

Nel campo della ricerca nella genetica dei microrganismi o delle biotecnologie la certezza delle caratteristiche genetiche poi assume un’importanza fondamentale.Sicuramente il metodo più semplice è quindi quello di comprare i ceppi dagli enti ufficiali.

Parlando in generale ci sono due differenti modalità di conservazione a breve o a lungo termine.

Per ceppi da conservare a breve termine si esegue un trasferimento in genere una volta al mese.

Si parte dai ceppi che erano stati trapiantati il mese precedente e venivano conservati a +4°, vedere esempi nel disegno seguente).

Il primo passaggio consiste nel raccogliere le cellule con un ago da batteriologia e strisciarle su agar solido in scatole Petri. Si lascia crescere per una notte in un incubatore alla temperatura ottimale per ciascun microorganismo.

Uno striscio, (streak con termine inglese), fatto secondo lo schema indicato deve permettere la crescita di cellule isolate, che verranno utilizzate per inoculare il nuovo trapianto, (slant in inglese), che verrà conservato fino al mese successivo.

Sia per la preparazione degli strisci, sia negli slants si usa un terreno di cultura nutriente agarizzato, cioè solido a t ambiente, ma liquido a 45 °C. Le provette vengono riempite con 15/20 ml di terreno caldo e poi sterilizzate. Dopo la sterilizzazione le provette di terreno vengono raffreddate diritte o inclinate.

Nel primo caso, per batteri anaerobi, la provetta viene seminata in profondità.

Nel secondo caso l’agar assume l’aspetto di “becco di clarino” fornendo una superficie maggiore e viene utilizzato per gli aerobi obbligati o facoltativi.

Questi passaggi ripetuti e l’uso di terreno nutriente possono però dare facilmente origine ad inquinamenti. Per questo motivo la conservazione di ceppi per lunghi periodi viene fatta liofilizzando le cellule. Le cellule vengono fatte crescere in brodo nutriente, centrifugate e poi sottoposte a congelamento sotto vuoto utilizzando apparecchiature non presenti normalmente in tutti i laboratori. In questa forma possono durare anni.

Per quanto riguarda invece l’identificazione del ceppo il problema è notevolmente più complesso. In letteratura a volte Brevibacterium flavum è identificato con Corynebacterium glutamicum, come si può vedere da questo elenco, parte di una tabella dell’ATCC che in toto contiene 40 voci e quindi 40 differenti ceppi batterici della specie in esame.

In alcuni testi di Biotecnologia, Brevibacterium flavum, viene citato come un produttore di Lisina, mentre a Corynebacterium glutamicum viene attribuita la produzione di Acido Glutammico. Da qui si dedurrebbe che ai due nomi corrispondano specie diverse.

Bacteria

ATCC Number Organism name Designation

21529 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. KY 10259 [T-301]

21605 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. KY 10306

21682 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. AF-11 [IFO 13144]

21889 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. BFN-10 [FERM-P 1838]

39681C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. 5AJ-3416 [FERM-P 1681]

39682 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. 48 AJ-3417 [FERM-P 1682]

49432 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. BF-6

49433 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. BF-10

49434 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. BF-14

49435 C. glutamicum deposited as Brevibacterium flavum Okumura et al. BF-141

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Normalmente l’ente che fornisce i ceppi, li accompagna con un certificato in cui vengono messe in risalto le caratteristiche che ne permettono il riconoscimento.

Esistono, per i batteri più comuni o più significativi in campo alimentare e medico, tecniche di isolamento e identificazione con apparecchi automatici o kit di identificazione prodotti da varie ditte, (Enterotube della Roche, sistema Api, e così via).

Quando si esegue il trasferimento delle culture una volta al mese, conviene contemporaneamente utilizzare alcune colonie della crescita in piastra per controllare l’identità del ceppo. Questo controllo può essere fatto semplicemente utilizzando terreni selettivi e diagnostici, ad esempio un Bismuth sulphite agar per la Salmonellae o può invece richiedere test biochimici approfonditi a seconda del grado di specificità richiesta.