Ho appena installato nel mio rubinetto di casa mia un depuratore a osmosi inversa. Ho notato che all’interno di esso esiste un filtro a carboni attivi, mi piacerebbe sapere da voi come funziona il filtro a carboni attivi, la sua durata, e se è nocivo.

Il carbone attivo è un prodotto della distillazione secca, a temperature
comprese tra 400-600°C di aria, ossa o altri residui animali sgrassati
e trattati (carbone d’ossa o animale) o di residui vegetali (carbone vegetale).

I carboni attivi presentano una struttura microporosa ad elevata superficie
specifica che si può esaltare tramite impregnazione con sostanze minerali
che fungono anche da grafitizzanti e disidratanti e si eliminano agevolmente
per lavaggio.

Il carbone attivo trova impiego nell’adsorbimento (addensamento di una
sostanza presente in una fase sulla superficie di separazione fra due
fasi. Nel caso in esame, per esempio, sulla superficie del carbone stesso),
depurazione e decolorazione di succhi zuccherini, oli, grassi, liquidi
alcolici di fermentazione, nella purificazione di solventi e in farmacia.

Quando esaurito si rigenera facilmente. Il carbone attivo si usa anche
per il trattamento delle acque (che dovrebbe essere il caso preso in esame).
Oltre a una purificazione parziale (da cosa poi? forse inquinanti passati
attraverso gli impianti di potabilizzazione) non dovrebbe avere altra
funzione
.