Per quale motivo, gli occhiali da sole scadenti, possono creare danni agli occhi, a diffenza di quelli buona qualità?Che danni possono recare?

I problemi possono essere di due tipi: da sovraffaticamento e da mancata protezione.

Il primo si verifica se le lenti non hanno esattamente zero diottrie e/o
introducono aberrazioni in parte del campo visivo. In questo caso l’occhio
cerchera’ di compensare questi difetti con le contrazioni del cristallino, e magari il sogetto potrebbe anche non accorgesene. Il rischio e’ di sforzare
eccessivamente i muscoli che controllano il cristallino, cosa che in alcuni
sogetti causa mal di testa; il danno non e’ tanto questo mal di testa, quanto lo sforzo inutile dei piccoli e precisi muscoli che controllano con grande
delicatezza la messa a fuoco nel nostro occhio.

Un problema potenzialmente maggiore e’ sicuramente quello della mancata
protezione. Una lente per uso occhiali che riduca l’intensita’ della luce
visibile, deve assolutamente ridurre in misura pari (o meglio maggiore) anche l’intensita’ della “luce” infrarossa ed ultravioletta (vedi
http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?numero=8243). Infatti, in generale, le
sorgenti luminose naturali (in particolare il Sole), emettono anche
nell’ultravioletto e nell’infrarosso, mentre sarebbe bene che la retina non
venga esposta ad alte intensita’ ultraviolette e infrarosse.

Un caso limite e’ quello dell’osservazione del Sole: la sensazione di abbagliamento ci impedisce di fissarlo e questo impedisce anche alla radiazione infrarossa di “cuocerci” ed a quella ultravioletta di “distruggere” le parti delicate del nostro occhio. Se fissassimo a lungo il Sole con una lente che riduce di molto l’illuminazione nel visibile e quindi la sensazione di abbagliamento, non sentiremmo nessun fastidio; ma se quella lente NON attenua anche nell’infrarosso e nell’ultravioletto, il nostro occhio subirebbe dei danni molto, molto gravi.

Ovviamente gli occhiali da sole non sono pensati per l’osservazione del Sole, ma resta il fatto che se non riducono correttamente il pericolo (ossia
l’infrarosso e l’ultravioletto) allo stesso modo in cui riducono l’ “avvertimento” (ossia la sensazione di abbagliamento), ci pongono potenzialmente in
condizione di esporci inultilmente a rischi.