Vorrei sapere qual’è il tragitto che deve fare un pacchetto di byte che viene dal server e viene visualizzato sullo schermo, ad esempio una pagina web. In particolare mi interessa sapere se l’informazione viene allocata direttamente nella ram o viene prima memorizzata nella memoria di massa e poi processata, come avviene per i file temporanei durante il collegamento ad internet.

Precisiamo prima di tutto che esistono molti tipi di server, quello
che permette l’accesso ad internet, per esempio scambia informazioni
con il client (il PC), in questo caso i dati non sono destinati ad
essere visualizzati, ma servono per gestire la connessione.
Per quanto riguarda i file temporanei creati durante una connessione
ad internet, va detto che sono creati normalmente dai programmi che
usiamo per navigare (browser web, vedi IE, Netscape, Opera, ecc.).
Questi file sono creati semplicemente per evitare di tenere tutto in
RAM, e in genere i browser scaricano dai server web, pagine, immagini
e quant’altro sia necessario per la completa visualizazione delle
pagine in una particolare cartella sul disco fisso, e successivamente
li rileggono per generare le pagine che vediamo sullo schermo.
Però questo modo di operare è del tutto facoltativo e se la maggior
parte dei browser fa in questo modo, non è detto che tutti facciano
così. È facilmente immaginabile un browser che tenga tutto in RAM
e poi ne usi altra per registrare la pagina generata e poi visualizzata.
Comunque anche un browser di questo tipo che giri su un sistema operativo
dotato di memoria virtuale, non è detto che non si ritrovi alcuni blocchi
della RAM che usa “swappati” su disco, soprattutto se la memoria usata
è molta.

Il salvataggio dei file su disco è comunque una buona pratica, e di
fatto usata dalla quasi totalità dei browser e offre diversi vantaggi.
Il primo lo abbiamo già visto e consiste nel minor uso della preziosa
RAM. Il secondo è che anche dopo aver chiuso la connessione ad internet
possiamo rivedere le pagine già viste. Ed infine se andiamo su un sito
diverse volte e in particolare su alcune pagine, il loro salvataggio
in locale permette di non dover scaricare tutte le volte queste pagine
ma solo se sono state modificate, e questo viene controllato dal browser
semplicemente confrontando la data di ultima modifica della pagina salvata
con quella della pagina presente sul server.
Questo tipo di meccanismo è chiamato caching e i file salvati in locale
sono definiti memoria cache.

Per ovvie ragioni questo potrebbe interferire con la nostra privacy,
permettendo a chiunque abbia accesso al nostro PC, di vedere le pagine
che abbiamo visitato, e inoltre se non si imposta preventivamente una
opportuna dimensione massima della memoria cache del browser che usiamo,
potremmo vedere una buona parte del nostro disco occupata da questi file.