Per moto uniforme si intende che il campo di moto del fluido non vari nel tempo e nello spazio.
Il moto uniforme è quindi da intendersi competente ad un canale prismatico infinitamente lungo e privo di ostacoli.
Trattando di fiumi si considera il fluido reale e quindi si tiene conto della viscosità e degli effetti che ne derivano (la comprimibilità nella fattispecie è trascurabile).
In condizioni di moto uniforme la perdita di carico dovuta agli sforzi tangenziali è pari al lavoro compiuto dalla forza di gravità; per tale motivo la linea dell’energia del fluido (descritta dall’espressione di Bernoulli che ora non è più costante lungo la direzione del moto) è parallela al fondo: la linea dell’energia e il fondo hanno perciò la stessa pendenza.
Il profilo del pelo libero, essendo costante il termine cinetico, sarà parallelo al fondo.
Non vi è alcun motivo per cui un fiume in moto uniforme abbia pelo libero non parallelo al fondo.
Forse l’incomprensione sta nell’aver confuso il parallelismo col fondo con l’orizzontalità assunta dallo stesso nello stato di quiete: infatti, nel fiume il pelo libero (proprio perchè parallelo al fondo) non deve essere visto come orizzontale come invece lo è il pelo libero di uno stagno.
Le forze da considerare applicate al fluido sono quindi: gli sforzi tangenziali dovuti alla viscosità e la forza di gravità.
Per quanto riguarda i moti convettivi, devono essere certamente presi in considerazione laddove siano presenti; nella fattispecie non concorrono significativamente alla determinazione della disposizione
assunta dal profilo del pelo libero.