Salve. Ho costruito artigianalmente un bio-compostatore ottenendolo da un fusto di plastica al quale ho sostituito il fondo con una rete metallica (a maglia di circa 1 cm) e aprendovi dei piccoli fori sui lati per favorire l’areazione. Avrei alcune domande per ottenere una giusta compostazione: 1 – ogni quanto devo rimescolare il compost? Rimescolarlo troppo di frequente può essere un problema? 2 – la presenza di un numero elevato di moscerini è un buon segno? O devo coprire il compost con uno strato di terra? 3 – anche la presenza di un numero elevato di vermi, larve di vari tipi e ragni è un buon segno? 4 – ho letto che la carta dei quotidiani può essere utilizzata perchè l’inchistro non contiene piombo. posso utilizzare quindi anche la carta assorbente della cucina anche se stampata (decorata con disegni colorati)? se si, può essere utilizzata anche se unta? 5 – come si può capire se (dopo alcuni mesi) il compost ottenuto è buono e non contiene sostanze nocive?

Il processo consiste nell’avvicendarsi di reazioni di degradazione dei residui vegetali ed animali, fino ad ottenere un fertilizzante organico contenente percentuali variabili di humus in funzione del materiale di partenza e del tipo di reazioni avvenute, che dipendono dalle condizioni ambientali.

Le reazioni Biochimiche sono variabilissime, dipendenti anche dai microorganismi presenti ed alcune sono assolutamente sconosciute.

Esse avvengono sia in condizioni di anaerobiosi (assenza di ossigeno) che in condizioni di aerobiosi. Se prevale l’aerobiosi in generale ci sara’ un piu’ rapido processo di humificazione ma con una percentuale di humus finale minore.

Queste sono regole di larga massima che portano a comprendere perche’ un maggiore arieggiamento della massa porta ad una cospicua respirazione con una conseguente “bruciatura” di materia organica.
Con l’arieggiamento vengono anche perduti i composti dei sali minerali volatili e fra tutti il piu’ importante: l’azoto sotto forma ammoniacale.

Fatta questa premessa passiamo a rispondere brevemente alle domande formulate:

1) In generale arieggiare piu’ nel periodo estivo quando la temperatura e’ piu’ alta e meno in inverno.

2) e 3) La presenza di insetti, larve, molluschi ecc. è un buon segno dell’andamento del processo;

4) attualmente gli inchiostri usati per i quotidiani non contengono piombo ma queste sostanze sono in continua evoluzione e a volte contengono altri elementi chimici altrettanto dannosi.

5) In generale dovremmo effettuare una analisi chimica molto approfondita e specialistica. Da qui la raccomandazione di utilizzare materiali il piu’ possibile esenti da inquinanti.


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