Potrei avere delle informazioni riguardante la catena alfa-delta del cluster di geni dei linfociti T?

I linfociti T e i linfociti B sono cellule responsabili dell’mmunità specifica (acquisita) ed agiscono esclusivamente contro l’antigene con cui sono entrati in contatto.
I linfociti T, anche detti più semplicemente cellule T, vengono prodotti nel midollo osseo così come i linfociti B, ma a differenza di quelli B migrano nel Timo laddove maturano (linfociti T, T deriva da Timo). Nel timo avviene la selezione dei linfociti T, per cui escono dal timo ed entrano nel circolo sanguigno solo due classi di linfociti T in grado di riconoscere antigeni non self (i.e. estranei all’organismo). Sono denominati anche CD4 o CD8, per lo specifico marcatore di membrana che li caratterizza.

Le due classi di linfociti T sono:
1) T helper (o CD4) hanno la funzione di aiutare le altre cellule del sistema immunitario come i linfociti B mediante la produzione di molecole segnale in grado di stimolarle, come le citochine.
2) T citotossici (o killer, o CD8) sono capaci di uccidere, in determinate condizioni, le cellule da eliminare.

I linfociti T sono responsabili della immunità cellulo-mediata. Quando vi è un’nfezione virale, antigeni estranei si presentano sulla superficie cellulare dei linfociti T, a questo punto avviene il riconoscimento dell’antigene estraneo da parte dei recettori dei linfociti T, che possono o produrre citochine (linfociti T helper) o uccidere la cellula infetta (linfociti T citotossici).

Sulla superficie dei linfociti T ci sono i recettori delle cellule T¡± (TcR) che sono l’equivalente dell’anticorpo prodotto da una cellula B. Su ogni cellula T si trova uno di due possibili tipi di recettori diversi (TcR):
1) TcR αβ costituito da catene α e β
2) TcR γδ costituito da catene γ e δ

I TcR αβ sono presenti nel 95% dei linfociti circolanti e sono glicoproteine costituite da una catena α ed una catena β unite tra loro da ponti disolfuro presenti nella zona di cerniera, hanno inoltre una regione transmembrana ed una coda citoplasmatica che ¨¨ connessa al complesso proteico di membrana CD3 che contribuisce alla trasduzione del segnale.

Così come per le immunoglobuline (anticorpi), i geni che codificano le catene dei recettori sono fatti da regioni divise V e C che vengono riunite affinché una cellula T divenga attiva.
I linfociti T subiscono un processo definito “Selezione clonale” che consiste prima nel riarrangiamento del DNA e poi nell’esposizione all’antigene, ovvero la selezione vera e propria.
Un frammento dell’antigene estraneo si lega ad una proteina MHC (complesso maggiore di istocompatibilità) che, per così dire, presenta in questo modo l’antigene al recettore della cellula T (il TcR).

Un ruolo fondamentale nel riconoscimento degli antigeni è svolto proprio dal complesso di istocompatibilità MHC, esistono due diverse classi di molecole MHC (I e II), gli antigeni endogeni si legano esclusivamente a proteine MHC I, le MHC I vengono riconosciute dai recettori dei linfociti T CD8 (T citotossici), mentre gli antigeni esogeni, come le tossine, si legano a MHC II che vengono riconosciute dai recettori dei linfociti T CD4 (T helper) che in seguito a questo contatto producono citochine che a loro volta hanno la funzione di stimolare l’attivazione dei macrofagi e il differenziamento dei linfociti B.