Mi potreste dire perché le banane crescono incurvate?

Il banano fa parte della famiglia delle Musaceae che comprende tre generi: Musa, Ensete e Musella. Tipica dei paesi tropicali, si trova facilmente tutto l’anno ed è coltivata sia per scopi decorativi (la Musa japonica si può vedere anche nei giardini italiani) sia per scopi alimentari (Musa sapientium è il secondo frutto più diffuso al mondo dopo la mela e in India rappresenta addirittura un simbolo sacro di spiritualità perchè cresce rivolta al cielo).

Le specie del genere Musa commercialmente più utilizzate per i frutti commestibili sono la Musa sapientium, la Musa cavendishii e la Musa paradisiaca. Le prime due si possono mangiare crude, mentre la paradisiaca può essere cucinata o essiccata per ricavarne farina. La più pregiata è la cavendishii proveniente dall’Ecuador e dalla Colombia. Il banano è una pianta erbacea, le foglie riunite in una guaina centrale spuntano da un rizoma che si trova sottoterra e si protendono anche fino a 3-5 metri verso l’alto con una larghezza di 50 centimetri. Dal rizoma si formano continuamente nuovi fusti (polloni) per sostituire quelli vecchi che muoiono dopo la fruttificazione. Il ciclo vegetativo di un germoglio dura circa un anno. L’infiorescenza che parte dal rizoma e spunta dal fogliame, è composta da una spiga centrale attorno alla quale sono disposti a spirale tanti piccoli fiori giallastri e unisessuali. I fiori femminili si trovano alla base della spiga, mentre quelli maschili si trovano al vertice superiore.

I frutti privi di semi (capsule carnose) si sviluppano solitamente da fiori non fecondati che daranno origine ai cosiddetti caschi. Mano a mano che gli ovari dei fiori maturano e si accrescono esercitano una pressione su quelli sottostanti causando l’incurvamento del peduncolo e dandogli la caratteristica forma del frutto maturo che conosciamo.