Come si legano i recettori con il substrato nelle allergie, nella natura chimica, fisica e biologica. Grazie

Nei soggetti allergici, il contatto con l’allergene genera una reazione immune cha ha un vero e proprio meccanismo a catena.
Inizia tutto con il contatto tra gli allergeni e le Immunoglobuline E (Ig E), le Ig E vanno poi a legarsi ai mastociti che in seguito a questo contatto liberano istamina.
L’istamina si va poi a legare a 3 tipi di recettori diversi: H1, H2, H3 e si innesca un processo di trasduzione del segnale che avrà come effetto finale la manifestazione dei sintomi tipici dell’allergia.

Le persone allergiche hanno un difetto del sistema immunitario, infatti riconoscono come dannose sostanze in realtà innocue e, come difesa, il loro organismo produce un’elevata quantità di Ig E quando viene a contatto con degli allergeni.
Le immunoglobuline E (Ig E) appartengono ad una classe di anticorpi che comprende molecole coinvolte in alcuni processi allergici.
Le Ig E si legano ai mastociti.

I mastociti sono cellule che si trovano nel tessuto connettivo e che sintetizzano istamina, nel corso di una reazione immunitaria le Ig E si legano alla superficie dei mastociti e questo determina la liberazione di istamina.
L’istamina è presente in gran parte del nostro corpo, in particolare nella cute, nei polmoni e nella mucosa dell’apparato gastrointestinale.
L’istamina quando fuoriesce dai mastociti, si và a legare a 3 tipi di recettori diversi: H1, H2, H3.
I recettori dell’istamina sono recettori a 7 segmenti trans-membrana legati alle proteine G.
L’effettore delle proteine G nel caso del recettore H1 è la fosfolipasi C, nel caso dei recettori H2 e H3 è invece l’adenilato ciclasi.

Seguendo la via del legame dell’istamina al recettore H1 si ha il processo che segue:
L’istamina si lega al recettore H1 e si innesca il processo di trasduzione del segnale.
Il legame istamina-recettore infatti provoca un cambiamento nella conformazione del recettore, che causa l’attivazione della proteina G, la proteina G infatti passa dalla forma trimerica con il GDP legato alla forma monomerica con il GTP legato alla subunità alfa.
La proteina G attiva, provoca a sua volta l’attivazione dell’effettore ovvero la fosfolipasi C che idrolizza il PIP2 in DAG ed IP3, il processo continua sempre mediante successive attivazioni, ma il risultato finale di tutto questo è la manifestazione di tutti i sintomi tipici dell’allergia.
Alcuni farmaci anti-istaminici hanno come bersaglio i recettori H1, altri invece i recettori H2, questi farmaci si legano infatti ai recettori ed impediscono il legame ad essi dell’istamina, quindi non avviene più la trasduzione del segnale e non si hanno fenomeni allergici.