Salve, vorrei sapere cos’è la complementazione di Benzer? Grazie.

Il test di Complementazione viene effettuato incrociando fra loro individui che presentano mutazioni le quali danno luogo allo stesso fenotipo. I geni, infatti, regolano singoli eventi di una catena metabolica, per cui la presenza di un fenotipo mutato può essere causata da una mutazione su uno qualsiasi dei geni che appartengono alla catena metabolica che risulta essere mutata.

Il test della complementazione permette di evidenziare se due individui o due cellule che presentano la stessa mutazione fenotipica abbiano subito una mutazione sullo stesso gene o su geni diversi.

Nell’incrocio, infatti, se le mutazioni sono su geni differenti si ottiene un fenotipo non mutato e le due mutazioni si dice che “complementano”; viceversa se esse sono sullo stesso gene, il fenotipo rimane mutato e le mutazioni “non complementano” proprio perché riguardano il medesimo gene e di conseguenza il medesimo enzima.

Nel test di complementazione vengono effettuate due prove: il test “Trans” in cui una mutazione si trova su un cromosoma e una sull’altro, ed il test “cis” in cui entrambe le mutazioni sono su un cromosoma mentre l’altro non presenta geni mutati.

Se nel test “trans” le mutazioni complementano, ristabiliranno il fenotipo normale e questo significa che appartengono a geni diversi. Ciò però non è sufficiente, infatti la mutazione di un sito potrebbe interferire con l’espressione corretta dell’altro, perciò viene effettuato anche il test “cis”. Se in questo si presenta il fenotipo normale si può escludere l’ipotesi dell’inibizione del gene normale da parte di quello mutato e si può concludere che le mutazioni in questione appartengono a due geni diversi.

Tale test, detto anche “test cis-trans” che ha dato origine anche al termine di “cistrone”, fu introdotto proprio da Benzer.
http://www.tamu.edu/classes/plan/magill/gene603/Lecture%20outlines/Benzer/Benzer.html

(vedi anche questa risposta: http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?numero=8083)

Per ulteriori chiarimenti consulta:
M. Polsinelli et al. “GENETICA” Sansoni editore