Direi che
entrambe le affermazioni sono corrette… a metà.
No, non è una sentenza salomonica! Vediamo perché.
Tutta la
vita di una stella può essere percorsa sul diagramma di Hertzsprung-Russel
(o diagramma H-R) e la traiettoria che essa segue, almeno per stelle singole,
dipende quasi unicamente dalla massa iniziale. Queste traiettorie sono
chiamate tracce di Hayashi e seguendone l’andamento è possibile conoscere
la “storia” di ciascuna stella.
Prendendo sull’asse delle ascisse la lunghezza d’onda del massimo di emissione
(se si assumesse la frequenza sarebbe il contrario), come correttamente
da te detto, una stella entra nel diagramma da destra, andandosi a collocare
in una posizione della sequenza principale che dipende dalla sua massa.
Nel momento di fuoriuscita dalla sequenza principale, che corrisponde
al momento in cui la fusione dell’idrogeno nel nucleo, sia essa per reazione
p-p o per il ciclo del carbonio, comincia a venire meno, le tracce di
Hayashi si fanno piuttosto contorte. A grandi linee, comunque, si ha dapprima
un leggero spostamento verso destra, discendendo la sequenza principale,
che corrisponde ad un raffreddamento, seguito da una brusca svolta verso
l’alto a sinistra, che va a collocare la stella in un punto al di sopra
della sequenza principale corrispondente ad una zona di instabilità cui
appartengono diverse classi di stelle variabili come le cefeidi, le W
Virginis e le RR Lyrae.
Da questa zona la stella si sposterà poi definitivamente verso destra,
andandosi a collocare all’angolo estremo in alto a destra del diagramma,
corrispondente alla posizione occupata dalle giganti e supergiganti rosse,
per trascorrervi il rimanente 10% circa della sua vita.