Visto che l’altezza di località (ma anche di montagne, laghi, ecc) sulle cartine geografiche viene data in “metri sopra il livello del mare” e che quest’ultima viene fornita con una precisione del metro (se non del centimetro), desidererei sapere DOV’È il livello del mare. Questo perché, a causa di maree, variazioni di temperatura, ecc. un ipotetico livello del mare continuerebbe a variare e quindi mi sarei aspettato di trovare una definizione del tipo: “per livello del mare s’intende il livello dell’acqua misurato a Sèvres (se ci lì ci fosse il mare) il primo d’aprile del 1968…”. In nessun libro di fisica ho, però, mai trovato una tale definizione.

Figura 1. Andamento della variazione globale del livello medio del mare basata su modelli mono-dimensionali di diffusione dei gas
serra in riferimento a livelli di emissione costanti (linee punteggiate) e regolamentati da normative internazionali
(linee continue) (fonte: “Techologies, Policies and Measures for mitigating Climate Change”, IPCC, 1996).

Con il termine livello del mare si intende generalmente la quota
che la superficie marina presenterebbe stabilmente se non venisse disturbata
(come avviene di continuo) dal moto ondoso e dagli altri movimenti del
mare. Per convenzione il livello del mare viene assunto come livello di
riferimento
per misurare, sulle carte, l’altitudine e la profondità. Poichè
il livello del mare è piuttosto variabile, per le varie applicazioni
ha senso avvalersi del suo valore medio. Parliamo infatti di livello
medio del mare
, sovente indicato con l.m..

Si tratta del livello
medio intorno al quale avvengono le oscillazioni della superficie marina
dovute principalmente al moto ondoso e alle maree, ma anche a correnti
e variazioni termiche. Il livello medio del mare viene determinato da particolari
strumenti di registrazione automatica detti “mareografi”, attraverso registrazioni
pluriennali: consente la determinazione del così detto “livello
zero”, una superficie di riferimento per la determinazione delle quote
nelle carte topografiche, geografiche e nautiche. Poiché come accennato
sopra anche la temperatura può far variare sensibilmente il livello
marino, alcuni mareografi possono misurare anche la temperatura
(maretermografi) e fornire una misurazione più precisa del livello
medio del mare. I registratori effettuano una misura della variazione del
livello del mare dovuto al moto ondoso, nell’ordine di minuti o decine
di minuti, ma per considerare l’azione delle maree, è necessario
misurare le variazioni nell’arco di diverse ore, e per le variazioni ancora
più lunghe si ricorre a medie calcolate su intervalli di osservazione
anche di molti mesi e anni. In questi casi, il valore medio ricavato (lo
“zero altimetrico”) viene riferito all’anno centrale del gruppo di anni
considerato (livello medio annuo). Le quote presenti nella cartografia
italiana per esempio vengono riferite al livello medio del mare “1894”,
relativo all’intervallo 1884-1903, di Genova, in seguito aggiornate (per
esempio., con il livello “1942” relativo all’intervallo 1937-1946).

Non si può parlare quindi di un unico livello marino medio.
Per esempio, il l.m. non è lo stesso nei vari mari italiani
(ecco perché, per non creare confusione nella cartografia, i valori
si riferiscono al l.m. misurato mediamente a Genova): per esempio, il livello
zero dell’Adriatico settentrionale è più elevato di quello
del bacino meridionale, e comunque, il livello medio dell’Adriatico è
più alto di quello del Tirreno. La Francia, bagnata a nord dall’Atlantico
con escursioni di marea di oltre una dozzina di metri, e a sud dal Mediterraneo
(escurione max. di marea di circa 30-40 cm), presenta una situazione di
estrema differenziazione tra i livelli medi marini. Il livello zero “atlantico”
è infatti di parecchio più elevato di quello “mediterraneo”.
I cartografi francesi devono quindi tener conto sia delle variazioni temporali
del l.m., sia delle sue importanti variazioni nello spazio. Le zone
costiere francesi, e di conseguenza anche quelle interne, devono avvalersi
di livelli di riferimento differenti.

Maree, correnti e moto ondoso provocano un continuo mutamento nel livello
del mare, tuttavia il livello marino medio rimane costante anche per molti
anni. Abbastanza almeno da poter riportare i valori sulle carte. Il livello
marino ha subito cambiamenti importanti nel passato geologico della Terra.

Negli ultimi due milioni di anni, durante le oscillazioni climatiche
del Pleistocene, il livello marino è andato abbassandosi (anche
di 180-200 m.) o sollevandosi a seconda che ci si trovasse rispettivamente
in periodi glaciali (freddi) o interglaciali (più caldi).

Le conseguenze dell’effetto serra includono un sollevamento del livello
medio del mare, dovuto allo scioglimento parziale dei ghiacci della Groenlandia
e dell’Antartide, di circa 2-4 metri entro il prossimo secolo.

Attualmente il livello marino “assoluto” riferito cioè al valore
medio globale, tende ad aumentare (sempre mediamente…) di 1,6 millimetri
ogni anno.

________________________________________________


bibliografia:


Mosetti F. (1982) – I movimenti della massa oceanica. Le Scienze
(quaderni) n.2, pp. 3-13, novembre 1982.

Strahler A.N. (1984) – Geografia fisica. Piccin, Padova.

AA.VV. (1984) – Dizionario di scienze della Terra. Rizzoli.

Small J. & Witherick M. (1986) – Dizionario di Geografia.
Ist. Geogr. de Agostini, Novara.

Bosellini A. (1986) – Le scienze della Terra. Bovolenta, Ferrara.

Smith S. (1987) – Il mare. Ed. Paoline.

Franzosi C. (1995) – Il sesto continente: il mare. Fenice 2000,
Milano.