Vorrei sapere se qualcuno conosce la composizione della cosiddetta “Carta da Forno” o, quantomeno, su sospetti che l’utilizzo prolungato possa costituire un pericolo per la salute. Sugli appositi news-group non sono riuscito ad avere risposta ma la cosa e’ interessante in quanto il prodotto e’ molto versatile e consente di non usare grassi nella cottura. Insospettisce la scritta riportata sulla confezione di “non usare a temperature superiori a 220 gradi centigradi” per cui, dopo la questione degli ftalati nella comune pellicola trasparente, ritengo giusto porsi la questione.

Questo genere di quesiti sono molto interessanti, ma purtroppo la risposta
non e’ semplice come potrebbe sembrare. Il fatto e’ che sapere se un certo
prodotto fa bene o male (alle persone, all’ambiente) richiede molto tempo
e molti studi, sia per la complessita’ del corpo umano, che dell’ambiente.
Quello che e’ certo (nel caso specifico) e’ che non ci sono effetti nocivi
a breve termine. Vediamo qualche esempio in di casi analoghi:

– CFC, sembravano innocui per tutto, invece hanno provocato il “buco”
dell’ozono

– amianto, ha eccellenti caratteristiche termiche e sembrava scarsamente
rischioso, invece si e’ rivelato uno dei piu’ potenti cancerogeni

– sostituti dei CFC negli impianti di condizionamento casalinghi, sembravano
risolvere il problema del buco dell’ozono senza ulteriori rischi ed invece
pare che siano cancerogeni.

– CO2, inerte ma probabilmente potrebbe causare un cambiamento climatico
globale (effetto serra)

Ma allora ci si potrebbe chiedere se non sia meglio “rifugiarsi” in una
sorta di ambientalismo estremo in cui si rifiuta tutto cio’ che non e’
naturale. La risposta “brutale” a questi atteggiamenti potrebbe essere
quella di far notare come molti dei piu’ potenti veleni, droghe e virus
(per esempio il curaro, il tabacco, l’eroina, il carbonchio) sono prettamente
naturali.

In realta’ la questione e’ piu’ sottile. Il fatto e’ che l’uomo si e’
evoluto vivendo in media una trentina di anni ed ha “imparato a scegliere”
di cibarsi e di utilizzare delle sostanze che in quel lasso di tempo non
avevano effetti nocivi. Adesso la durata della vita media si e’ raddoppiata
e non sempre cio’ che non e’ nocivo per 10 anni resta “innocuo” se assunto
per moltissimi lustri: li effetti nocivi di molte sostanze si misurano
con effetti piccoli sommati fra loro per molto tempo.

Per concludere il consiglio che si puo’ fare riguardo a tutte le “novita’”
(ma non solo: la cosa vale anche per l’alimentazione) e’ quello di non
abusarne e di variare il piu’ possibile, per evitare di rimanere a contatto
di sostanze potenzialmente pericolose per troppo tempo consecutivo (lo
stesso consiglio sembra giustificare gli studi che mostrano che: chi ha
un’alimentazione frugale e molto varia ha rischi di ammalarsi di patologie
gastro-intestinali, compresi i tumori, molto minori di chi ha una dieta
monotona ed abbondante)