Vorrei conoscere gli effetti tossici del mercurio e in seguito a quale tipo di contaminazione può essere presente nell’acqua potabile.

Il mercurio è
relativamente abbondante in tutta la crosta terrestre; il
suo minerale più diffuso è il cinabro (HgS, di colore
rosso).

Secondo alcune stime
circa l’80% del mercurio immesso nell’ambiente
deriva da fonti naturali (erosione delle rocce da parte
degli agenti atmosferici e dei fiumi, vaporizzazione
dalla crosta terrestre), il rimanente 20%, di origine
antropica, deriva dalla combustione di petrolio e carbone
e da pedite relative all’utilizzo del mercurio
nell’industria delle vernici e della carta (come
antimuffa), nell’industria della plastica
(catalizzatore nella sintesi di poliuretani e del cloruro
di vinile), negli impianti cloro-soda (ove è utilizzato
come catodo nell’elettrolisi del cloruro di sodio),
nella fabbricazione di dispositivi elettrici (lampade a
vapori di mercudio, batterie, interruttori a mercurio),
nella fabbricazione di termometri e barometri. Si possono
considerare obsoleti gli impieghi del mercurio in
agricoltura (antimuffa, antifungino) e nelle amalgame
dentali.

Il livello della
concentrazione di mercurio nelle acque potabili è
compreso tra 50 e 500 ng/l (nanogrammi/litro), negli
alimenti non ittici la concentrazione del mercurio è
normalmente inferiore a 20 mg/kg (microgrammi/chilo),
mentre il pesce rimane sicuramente la fonte più
importante di introduzione del mercurio
nell’organismo umano.

La concentrazione del
mercurio nel pesce di mare può raggiungere i 5 mg/kg,
con una media di 0.2-0.5mg/kg. Si è visto che in aree
contaminate il pesce può accumulare fino a 40mg/kg di
mercurio. Nel pesce, inoltre, fino all’80% del
mercurio è in forma di metilmercurio (CH3)2Hg,
che è uno dei composti più tossici.

La tossicità del
mercurio si differenzia in funzione della forma chimica
di assunzione, pur rimanendo il sistema nervoso centrale
(SNC) e il rene i due principali organi bersaglio di
questo tossico.

Il mercurio elementare
Hg°, per la sua elevata tensione di vapore, viene
assorbito nel tratto respiratorio per inalazione e per la
sua liposolubilita e mancanza di carica elettrica può
facilmente attraversare la barriera ematoencefalica e
accumularsi nel SNC, inoltre può essere ossidato
nell’organismo a Hg++ che è tossico per
il rene.

I sali del mercurio
inorganici Hg+, Hg++ (di cui i
mercurici sono più solubili e quindi più facilmente
assorbibili) vengono solo parzialmente assorbiti (il 10%
circa) e determinano nel tratto gastrointestinale la
denaturazione delle proteine, manifestando effetti
corrosivi. Una volta assorbita, questa forma del mercurio
manifesta la sua tossicità in sede renale.

Il mercurio organico
(es. il metilmercurio) può essere assorbito in quantità
che possono raggiungere fino al 90% di quello introdotto;
esso presenta tossicità decrescente all’aumentare
della lunghezza della catena alchilica a cui è legato.
In forma organica il mercurio viene rapidamente
distribuito al fegato (circa il 50%), al SNC e al rene.
Per la sua lipofilicità attraversa facilmente anche la
placenta con conseguenze tossiche che possono portare ad
alterazioni dello sviluppo del cervelletto nel
feto.