Quotidianamente si fa
esperienza delle sensazioni di caldo e freddo e di come
tali sensazioni siano ingannevoli. Basta pensare che lo
stesso oggetto sembra più o meno caldo a seconda di cosa
abbia toccato la mano precedentemente.
Questa ambiguità può essere eliminata “misurando
le sensazioni”.
La temperatura è proprio la misura di quanto
un corpo è caldo o freddo e si basa sulla modifica delle
proprietà fisiche di sostanze quali il mercurio, quando
queste vengono a contatto con un corpo caldo o freddo.
A livello microscopico lo stato termico di un corpo
corrisponde all’oscillazione continua delle molecole e la
velocità di queste osccilazioni cresce con la
temperatura, che dunque può essere considerata una
misura indiretta dello stato termico del corpo.
Il calore che ci giunge dai raggi del sole
o da una lampadina accesa sembrerebbe essere un qualcosa
che “fluisce” da corpi che lo contengono.
Così per lungo tempo, si è pensato al calore come ad un
gas impalpabile “il calorico”, che attraversa i corpi passando
dall’uno all’altro.
In realtà altre esperienze, come il riscaldamento dei
freni di un’auto dopo un uso prolungato, o la sensazione
di caldo che si ha sfregando le mani, fanno supporre che
il calore possa essere prodotto a spese di un qualunque
tipo di energia, per esempio quella muscolare.
Dunque è corretto pensare al calore non come ad un
fluido che passa, nè come ad una forma di energia, ma
come ad un modo di trasferire energia da un corpo
all’altro
esperienza delle sensazioni di caldo e freddo e di come
tali sensazioni siano ingannevoli. Basta pensare che lo
stesso oggetto sembra più o meno caldo a seconda di cosa
abbia toccato la mano precedentemente.
Questa ambiguità può essere eliminata “misurando
le sensazioni”.
La temperatura è proprio la misura di quanto
un corpo è caldo o freddo e si basa sulla modifica delle
proprietà fisiche di sostanze quali il mercurio, quando
queste vengono a contatto con un corpo caldo o freddo.
A livello microscopico lo stato termico di un corpo
corrisponde all’oscillazione continua delle molecole e la
velocità di queste osccilazioni cresce con la
temperatura, che dunque può essere considerata una
misura indiretta dello stato termico del corpo.
Il calore che ci giunge dai raggi del sole
o da una lampadina accesa sembrerebbe essere un qualcosa
che “fluisce” da corpi che lo contengono.
Così per lungo tempo, si è pensato al calore come ad un
gas impalpabile “il calorico”, che attraversa i corpi passando
dall’uno all’altro.
In realtà altre esperienze, come il riscaldamento dei
freni di un’auto dopo un uso prolungato, o la sensazione
di caldo che si ha sfregando le mani, fanno supporre che
il calore possa essere prodotto a spese di un qualunque
tipo di energia, per esempio quella muscolare.
Dunque è corretto pensare al calore non come ad un
fluido che passa, nè come ad una forma di energia, ma
come ad un modo di trasferire energia da un corpo
all’altro