Il gravitone e’ la particella di scambio del campo gravitazionale. Come si spiega che possa fuggire da un buco nero per determinare il campo stesso?”

Allo stadio attuale
delle conoscenze  e’ piuttosto difficile e
complicato dire come si comportano i gravitoni,
soprattutto in presenza di sorgenti a loro volta molto
complicate come i buchi neri. Questo, ancora fantomatico,
quanto del campo gravitazionale comparirebbe una volta
che si procede  a quantizzare il campo stesso;
purtroppo quantizzare la gravita’ e’ una cosa che ancora
nessuno riesce a fare in maniera coerente e funzionale.
Far collaborare in maniere soddisfacente due
bellissme teorie come la relativita’ e  teorie
quantistiche di campo e’ sicuramente una delle 
sfide teoriche piu’ esaltanti (se non addirittura la
sfida per eccellenza) che ci aspettano per i prossimi
anni. Questa  ambitissima teoria quantistica 
della gravita’ e’ indispensabile che attraversi indenne i
grossi problemi che si trovano una volta che si parla di
buchi neri.
Avendo a disposizione una teoria così fatta si potra’
dire come si comportano i gravitoni in presenza di eventi
straordinari e misteriosi come i buchi neri.
“Vedere” i gravitoni (VIRGO, ad esempio, e’ uno
dei grandi progetti sviluppati per questo scopo) sarebbe
un grandissimo risultato. Ma le difficolta’ sperimentali
sono anche qui grandi come quelle teoriche visto che
bisogna lavorare su scale di misura estremamente piccole
(scala di Planck).
Come scritto in una precedente risposta, in termini di
relativita’ generale non ci sono problemi: le “onde
gravitazionali” esistono e il campo fuori da un buco
nero e’ determinabile dalle caratteristiche della materia
collassante prima che questa divenga un buco nero. Da
notare che abbiamo parlato di “campi”
(gravitazionali) non di particelle (gravitoni); per campo
possiamo intendere come quel “qualcosa”
che caratterizza lo spaziotempo in ogni suo punto; a
volte queste caratteristiche  dei campi hanno dei
valori che sono quantizzabili; se adesso prendiamo una
 regione dello spaziotempo con dentro un sistema
“interagente” di quanti dei  vari campi
possiamo associare, ai campi stessi, il concetto di
particella (in  maniera brutale: le particelle le
vedo se riesco a farle interagire). Per la  gravita’
siamo ancora allo stadio di campo.