Nel volo di un semplice aquilone a losanga conta solo l’energia del vento contro la superficie oppure c’è anche una componente dovuta alla curvatura e allo sviluppo di portanza ? Detto in altro modo : qual è il meccanismo di volo dell’ aquilone ?

L’aquilone è un piccolo aliante veleggiatore.

Ve ne sono di molti tipi e forme, ma il più comune è
costituito da una leggera intelaiatura di legno o di
qualche altro materiale metallico, rivestito di carta o
materiali vari (polietilene, ecc…
L’aquilone ,attaccato a un lungo filo, veleggia sostenuto
dalla spinta aerodinamica.
Generalmente viene innalzato mediante la spinta di traino
da parte dell’uomo.

Dopo aver alzato l’aquilone le forze che entrano in
gioco sono:
1)Il peso dell’aquilone.
2)La reazione vincolare del cavo che lo tiene collegato a
terra.
3)La spinta aerodinamica.
Le prime due sono ovvie, tendono a riportare l’aquilone
al suolo, mentre la terza dipende dalle correnti in quota
e dalla portata dell’aquilone.
Quindi molto semplicemente il suo funzionamento si basa
sull’equilibrio di queste forze.
E’ possibile costruirsi un aquilone senza tenere conto di
curvature o altro, ovviamente le
prestazioni del nostro oggetto saranno modeste.
Qualora invece fossimo intenzionati a costruire un
attrezzo professionale, dovremmo preoccuparci di molte
cose; 
1) l’aquilone deve avere la massima superficie portante e
il minor peso
2) La posizione della reazione vincolare non deve
distribuire equamente il carico sulla superficie (vi è
una funzione che descrive l’andamento del carico in base
alla risposta vincolare, la miglire situazione possibile
sarebbe quella di poter ottere un gradiente di carico
sulla superficie, per agevolare la fase d’innalzamento).
3) Il cavo deve essere leggero e resistente.