Vorrei sapere se il metro conservato a Sevres è considerato ancora l’unità campione di riferimento per le misure di lunghezza. Ho sentito di recente definire il metro come un rapporto matematico tra certe quantità, essendo questo più preciso del vecchio campione. Corrisponde a verità?

Quando venne istituito il sistema metrico nel 1790,
l’unità di misura fondamentale (il metro) fu stabilito a
1/10.000.000 della distanza fra l’equatore e il polo.
Questa distanza però non poteva essere determinata con
sufficiente precisione, per cui il metro standard fu
definito pari alla distanza fra due intaccature su una
barra di platino e iridio resistente alla ruggine tenuta
in una camera blindata con aria condizionata, nel
laboratorio di Pesi e Misure a Sèvres in Francia.
Questo tipo di definizione presentò molti inconvenienti,
la barra campione poteva andare perduta o il metallo
poteva cambiare caratteristiche nel tempo; inoltre le
coppie del campione potevano essere ottenute con
precisioni inferiori a quelle raggiunte in certi
esperimenti di fisica.
Per questi motivi nel 1960 alla Conferenza generale sui
pesi e le misure si stabilì una nuova convenzione.

Definizione di metro attualmente in uso:
Il valore della velocità delle onde elettromagnetiche
nel vuoto è per definizione c = 299.792.458 m/s: il
metro è la lunghezza dello spazio percorso da tali onde
nell’intervallo di tempo 1/299.792.458 s.

Il campione usato è facilmente riproducibile in
qualunque laboratorio,e permette una precisione 100.000
volte maggiore, rispetto alla precisione massima
realizzata col campione di Sèvres.
Ricordo che nel 1960 fu progettato e costruito il primo
maser-ottico; conosciuto oggi come laser (Theodore Harold
Maiman). Utilissimo per condurre questo tipo di
esperimento.
Concludendo, è dal 1960 che il così detto “metro
di Sèvres” non è più un campione di misura, ma fa
parte della storia della fisica.