In merito ad una risposta di Massimo Marconato circa la produzione e ricezione di onde elettromagnetiche, si citano le antenne a bobina, in grado di ricevere le onde (con lunghezza d’onda di circa 300 metri) pur essendo lunghe solo pochi centimetri, grazie al nucleo di ferrite di cui sono dotate. E’ possibile chiarirne il principio di funzionamento?

Vengono classificate fra le “antenne riceventi
in quanto captano le onde elettromagnetiche trasformandole in tensioni
e correnti da convogliare all ‘ ingresso dell’apparato ricevente.

Sono spesso denominate anche “antenne di ferrite
perché costituite da un cilindro composto da una terna di metalli
di cui uno è sempre ferro.

Sul cilindro è avvolto a spirale un filo metallico
da cui la denominazione di “antenna a bobina”.

La ferrite ha una elevatissima permeabilità magnetica
(riesce cioè a convogliare nel suo interno numerose linee di forza
del campo magnetico rafforzandone in pratica la sua intensità).
Il cilindro con l’avvolgimento deve essere orientato in modo opportuno
per captare in misura massima le variazioni del campo magnetico provocate
dal passaggio dell’onda elettromagnetica e non essere posto in vicinanza
di altro materiale ferromagnetico al fine di evitare interferenze.

La variazione nel tempo del campo magnetico genera correnti
e tensioni nel filo dell’avvolgimento che le convoglia al ricevitore.
E’ intuitivo comprendere che ogni banda di frequenza ha un proprio caratteristico
cilindro ricevente (varia la composizione dei materiali costituenti).
Si può affermare che tale antenna è ben impiegata nel banda
MF (300-3000 KHz) e nella banda HF (3-30 MHz).

Esistono anche antenne a ferrite per la ricezione nella
banda VHF (30-300 MHz) ma risultano di costo elevato a causa della composizione
dei metalli costituenti il cilindro.