Sui sogni premonitori: 1) Alcune volte, quando una persona sogna e riceve dei numeri da una persona a essa cara, giocandoli vince. Cosa c’è di vero nei sogni di una persona che, nel futuro, poi si avverano nella realtà? 2) Anni fa avevo un cane che saltava sempre per essere preso in braccio o per giocare. Un giorno per sfortuna urtò con la testa su un mobile e svenne creandosi così un’ematoma a livello celebrale e poi morì. Mia figlia sognò dopo due giorni il cane che gli diede 5 numeri che noi giocammo e vincemmo una somma pari a quella che dovevamo usare per comprare un altro cane. Questo cane che adesso ho ancora, è nato lo stesso giorno che è morto quell’altro. È solo una coincidenza o è da attribuirsi ad un caso spirituale?

I
cosiddetti sogni premonitori hanno affascinato l’uomo fin dall’antichità
e se ne ritrovano molti esempi nelle opere classiche. Sognare un evento
e constatare poi il suo verificarsi nella vita reale è un’esperienza sconcertante
che può essere comprensibilmente scambiata per paranormale. Tuttavia un
esame più attento e obiettivo del fenomeno ridimensiona fortemente la
straordinarietà del fenomeno.

Innanzi tutto può essere interessante fare alcune considerazioni di tipo
statistico. Ogni notte i 6 miliardi di persone che popolano la Terra sognano
per più di un’ora, costruendo un numero spaventoso di sogni. Appare quindi
piuttosto probabile che in questo numero enorme di sogni prima o poi compaia
qualche episodio che si verifica realmente.

Inoltre molto frequentemente ciò che noi sogniamo può essere influenzato
dal nostro stato d’animo a sua volta dipendente da situazioni reali. Se
ad esempio siamo preoccupati per la salute di qualche persona cara (a
volte anche a livello inconscio), è abbastanza probabile che in ciò che
sogniamo emerga qualche evento negativo che riguarda la persona. Inoltre,
come sempre accade relativamente alle previsioni, la nostra mente effettua
una selezione a posteriori. Tendiamo a dimenticare rapidamente i sogni
che contengono episodi che non si verificano nella realtà, mentre ricordiamo
con grande enfasi quelli in cui gli eventi si realizzano. Se si facesse
un’analisi statistica tra le previsioni avveratesi e quelle non avveratesi,
si scoprirebbe di essere perfettamente all’interno delle leggi probabilistiche.


Infine va fatta un’ulteriore considerazione generale. Di solito i sogni
si ricordano con difficoltà. Di conseguenza capita spesso che ognuno di
noi, in perfetta buona fede e del tutto inconsapevolmente, aggiusti a
posteriori il ricordo del sogno per farlo combaciare con qualche episodio
realmente accadutoci.


Per quanto riguarda le presunte previsioni oniriche dei numeri vincenti
al Lotto, valgono le stesse considerazioni generali illustrate sopra.
La vincita al Lotto è sempre un evento vissuto con particolare enfasi
emotiva a causa della sua bassa probabilità di verificarsi. Questo indipendentemente
da quale sia l’origine dei numeri giocati. Bassa probabilità non significa
tuttavia impossibilità. Quindi anche il fatto di vincere giocando numeri
forniti in sogno da un umano o addirittura da un cane non è un evento
impossibile e qualche volta può verificarsi senza per questo violare alcuna
legge di natura e senza bisogno di tirare in ballo alcunché di paranormale.
Che poi la somma vinta, come nel caso esposto dai lettori, coincidesse
con quella necessaria per l’acquisto del nuovo cane, mi sembra ininfluente.
La scelta di come destinare la somma è stata posteriore al sogno e certamente
motivata dal dolore della perdita del primo simpatico amico e, forse,
da un senso di gratitudine nei suoi confronti. Infine la coincidenza tra
la data di nascita del secondo cane con quella della morte del primo è
appunto soltanto una coincidenza sia pure piuttosto curiosa. Anche qui
la statistica può venirci in aiuto. Sarebbe interessante sapere quanti
cani nascono in un dato giorno: a quel punto la coincidenza sembrerebbe
sicuramente meno sorprendente.