Ho letto che le prime terre emerse non furono altro che isole (vulcani) sparse (a caso?) su un mare poco profondo che ricopriva tutto il pianeta; non ho però capito bene come tutte queste isolette abbiano poi potuto concentrarsi nella primissima pangea ed iniziare il ciclo (tettonica delle placche) in corso tutt’ora. Vi ringrazio moltissimo.

L’affermarsi della teoria della tettonica delle placche negli anni 60, è stato un passo fondamentale per le conoscenze geologiche.
Il riconoscimento della natura dinamica e discontinua della litosfera terrestre, la sua suddivisione in sei placche principali e in numerose microplacche minori, in costante movimento relativo e in interazione tra esse, ha consentito la comprensione, in chiave globale, di una moltitudine di processi.
È possibile, infatti, con tale modello, comprendere i fenomeni più diversi: vulcanismo, terremoti, orogenesi, evoluzione di bacini sedimentari, variazioni del livello del mare e riconoscere, per ognuno di essi, una causa comune: le correnti convettive del mantello e il conseguente movimento delle placche.
Zone di particolare interesse, in tale teoria, sono certamente le zone di interazione, ovvero, i margini di placca, i luoghi in cui sono concentrati i più importanti processi geologici: orogenesi, terremoti e vulcanismo associati ai tre principali margini di placca: attivi o di espansione, passivi o di subduzione e trascorrenti o conservativi

Premesso il ruolo fondamentale della teoria della tettonica delle placche, per la cui descrizione ed approfondimenti si rimanda alle numerose risposte già presenti su via lattea, tra cui segnalo in particolare:

www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=8986
www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7785
www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=1946
www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=6683
www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7166
www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7737
www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=6950
www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=7207

O alle risorse del web, tra cui in particolare il sito:
http://spazioinwind.libero.it/gpscienze/Terra/Crosta/moviplacche.htm

Misembra utile per rispondere alla domanda del nostro lettore, e per una migliore comprensione di tutte le risorse presenti in rete, chiare i concetti di placca e di terra emersa e sottolineare le importanti differenze che esistono tra esse.

Una terra emersa è una porzione della superficie terrestre che si trova al disopra del livello medio marino, i cui limiti sono facilmente individuabili coincidendo con la linea di costa.

Una placca litosferica è una porzione di litosfera terrestre, ovvero una porzione dell’involucro più superficiale della terra costituito dalla crosta e dalla parte superiore e più rigida del mantello, caratterizzata da spessori variabili da circa 70 km per le placche di litosfera oceanica fino a 200 Km per le placche di litosfera continentale, i cui limiti sono riconoscibili in quanto caratterizzati da una intensa attività vulcanica e sismica.
È possibile, infatti, ricostruire la geometria delle principali placche litosferiche osservando le distribuzioni dei principali terremoti ed eruzioni nel mondo (Fig 1).


Figura 1: Localizzazione dei principali eventi sismici nel mondo.


Figura 2: Principali placche litosferiche in cui è
suddivisa la superficie terrestre. Notare che i limiti di placca non
corrispondono alle terre emerse, ma coincidono con i le aree
maggiormente interessata da sismi ed eruzioni. (fig tratta Da Accordi,
Lupia Palmieri, Parotto: il globo terrestre e la sua evoluzione
Zanichelli).

In conclusione una terra emersa è la porzione più superficiale di una placca litosferica, costituendone la sola porzione al di sopra del livello marino, ed è caratterizzata da spessori dell’ordine di grandezza di qualche Km. Una placca, invece, è una porzione di superficie terrestre caratterizzata da spessori dell’ ordine di grandezza delle decine di Km (sino a 200 Km.)

Figura 3: Rappresentazione schematica delle differenze tra terra emersa e litosfera.

Le isole cui fa riferimento il nostro lettore sono terre emerse, ovvero la porzione più superficiale delle placche, mentre Il megacontinente Pangea è una placca continentale comprensiva di tutte le terre emerse.
Possiamo quindi concludere dicendo che le isole primordiali (terre emerse) non si sono unite tra loro, ma ad unirsi sono state le placche litosferiche cui esse appartenevano.
Le collisioni tra placche continentali (orogenesi) hanno, nel corso dei tempi geologici, portato numerose volte alla formazione di megacontinenti, in seguito smembrati (Ciclo di Wilson). Il Pangea è il più famoso e recente dei megacontinenti, esso è infatti il megacontinente Paleozoico che mantenuto la sua integrità sino al Trias, quando una serie di processi distensivi hanno innescato la fase di smenbramento.

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Testi di riferimento:
Oltre alle numerosissime risorse presenti su internet, esistono numerosissimi testi che si occupano di tettonica delle placche: in particolare segnalo:
Accordi, Lupia Palmieri, Parotto: Il globo terrestre e la sua evoluzione (Zanichelli) per una descrizione più generale
Kery and Vine: Tettonica globale ed Zanichelli per maggiori approfondimenti.