Eratostene
di Cirene intorno al 230 a.C. misurò per la prima volta le dimensioni
della Terra. Il suo calcolo si basava sull'osservazione che un bastone verticale
posto a Siene (Assuan) in Egitto il giorno del solstizio d'estate, non proietta
nessuna ombra. Ciò significa che, in quel giorno e a quell'ora, il Sole
si trova esattamente allo zenit. Nello stesso giorno dell'anno e alla stessa
ora, un uguale bastone piantato ad Alessandria, proietta un'ombra e indica una
inclinazione di 7° 12' dei raggi solari rispetto alla verticale. Se Alessandria
si trova esattamente a nord di Siene (come Eratostene credeva), la differenza
di latitudine tra i due luoghi è di 7° 12'. Conoscendo la distanza
tra Siene e Alessandria era possibile calcolare, per mezzo di una proporzione,
la misura della circonferenza e quindi del diametro terrestre. Infatti, se 7°
12' rappresentano un cinquantesimo dell'angolo giro, anche la distanza Siene-Alessandria
deve essere la cinquantesima parte della circonferenza terrestre. Le stime della
distanza tra le due città era allora di 25.258 stadi (1 stadio = 157
metri). Ottenne un valore del diametro terrestre pari a circa 12629 km, una
misura straordinariamente vicina a quella oggi accettata (inferiore soltanto
di circa 113 Km).
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