“La Madonna con Bambino e San Giovannino”, conservata a Palazzo Vecchio, Firenze
“La Madonna con Bambino e San Giovannino” è un dipinto esposto nella Sala di Ercole a Palazzo Vecchio a Firenze. Non del tutto certa è la sua attribuzione. Il cartellino del Museo attribuisce l’opera a Jacopo del Sellaio (1442-1493), ma nella scheda del catalogo (numero 00292620) si legge che il dipinto è attribuibile piuttosto a Sebastiano Mainardi (1466-1513), pittore della scuola del Ghirlandaio attivo a Firenze alla fine del ’400. Vengono inoltre sottolineate evidenti somiglianze con opere di Lorenzo di Credi (ca. 1458-1537).
Il lettore può trovare uno studio approfondito sul presunto UFO che appare nel dipinto (e su altri presunti casi di UFO in opere d’arte) nel seguente sito: http://www.sprezzatura.it/Arte/Arte_UFO_5.htm. Autore è il Dott. Diego Cuoghi, esperto d’arte.
Nel dipinto appare un personaggio che, con una mano sulla fronte, guarda verso una strana apparizione nel cielo. Anche un cane vicino a lui sta guardando verso lo strano oggetto. Inoltre in alto a sinistra appare la Stella della Natività accompagnata da altre tre piccole stelle o fiammelle.
Molti ufologi hanno individuato nello strano oggetto un’astronave aliena e l’opera viene spesso citata come prova del fatto che gli avvistamenti ufologici non sono una prerogativa del tempo presente, ma avvenivano anche nel passato.
In realtà se si analizza il dipinto con competenza artistica si arriva a conclusioni completamente diverse.
Lo strano oggetto scambiato per un UFO rappresenta in realtà il cosiddetto “annuncio ai pastori”. Si tratta di un riferimento a quanto narrato nel vangelo di Luca in cui si legge:
”C`erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l`angelo disse loro: Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore…”.
Come viene ampiamente mostrato nell’articolo di Cuoghi, il particolare è presente in moltissime altre “Natività” del ’400 e del ’500.
In molte opere è raffigurato esplicitamente l’angelo che esce da una nube. Nella “Madonna con Bambino e San Giovannino” di Palazzo Vecchio, invece, non compare l’angelo, ma solo la nube luminosa, con chiaro significato simbolico. La nube luminosa deriva dal racconto della Natività nell’apocrifo Protovangelo di Giacomo, in cui si legge:
“[19, 2] Si fermarono nel luogo dov’era la grotta, ed ecco una nuvola luminosa adombrava la grotta. E la levatrice esclamò: ’Oggi è stata magnificata la mia anima, perché i miei occhi hanno visto un prodigio meraviglioso: che è nata la salvezza per Israele’. E subito la nuvola si dissipò dalla grotta e apparve una grande luce nella grotta, tanto che i nostri occhi non la potevano sopportare…” (I Vangeli Apocrifi, a cura di Marcello Craveri, Torino, 1969, p.21).
Anche le tre piccole stelle che appaiono vicine a quella più grande della Natività, assumono un significato simbolico. Esse rappresentano infatti la triplice verginità di Maria prima, durante e dopo il parto.
In definitiva quindi non vi è alcun elemento che possa indurre a una interpretazione ufologia del celebre dipinto. Chi lo fa, ancora una volta, è semplicemente vittima delle proprie convinzioni preconcette.
Per quanto riguarda infine il presunto furto del dipinto, da una ricerca da me fatta non risulta che il dipinto sia mai stato rubato. Era stato invece oggetto di furto un altro dipinto con soggetto analogo, di cui si trova notizia in questo sito della Polizia di Stato:
http://www.poliziadistato.it/pds/primapagina/poliziaarte/madonnasangiovannino.htm