Lo spazio vettoriale Rn è uno spazio vettoriale reale di dimensione n; se prendiamo una base di Rn, ad esempio B=(e1,…,en), allora presi k vettori qualunque di B, con k<n, lo spazio vettoriale generato da questi k vettori è un sottospazio di dimensione k.
In generale, per altro, la dimensione di un sottospazio non può superare la dimensione dello spazio di cui è sottospazio vettoriale. Quindi non esisteranno sottospazi di R4 di dimensione 5, ma solo di dimensione 0 (il vettore nullo),1,2,3.
Data l’infinità di modi con cui uno può prendere basi di Rn, si ha un’altrettanta infinità di modi di prendere sottospazi vettoriali.
Un modo per visualizzare quello che si sta facendo, per esempio in R3: immaginando R3 come lo spazio euclideo tridimensionale dei vettori uscenti dall’origine O, allora i sottospazi 1-dimensionali sono le rette per O, mentre i sottospazi di dimensione 2 sono i piani passanti per O. Questo è sostanzialmente il metodo moderno di fondare la Geometria euclidea sull’algebra lineare.