Una funzione olomorfa è una funzione f: Ω → C derivabile in senso complesso, essendo Ω un aperto in C. La prima fondamentale cosa che discende dall’ipotesi di olomorfia di una funzione è rappresentata dalle cosidette condizioni di Cauchy-Riemann che esprimono il fatto che la 1-forma differenziale f(z)dz è una forma chiusa, da cui il Teorema di Cauchy.
Infatti se uno calcola f'(z0) dando solo un incremento reale ottiene
∂v/∂x=-∂u/∂y
Quanto al diagramma delle funzioni date non è possibile avere un grafico “visibile o reale” per funzioni così fatte: infatti sia il dominio che il codominio sono in C, che “realmente parlando” hanno dimensione 2 entrambi, e quindi il grafico di f verrebbe ad essere un sottoinsieme di uno spazio 4-dimensionale.
Una valida alternativa potrebbe essere quella di vedere una funzione olomorfa come campo vettoriale in R2. Dunque l’unico modo per graficare la situazione è vedere un campo nel piano, per esempio come campo conservativo, che garantisce la chiusura della forma f(z)dz, ovvero l’olomorfia di f. Con vari programmi informatici è possibile disegnare campi vettoriali piani; il disegno di un campo conservativo porta ad una visualizzazione dell’olomorfia della funzione associata al campo stesso.