Si tratta di una proprietà semplice e curiosa poiché da essa si deduce una importante proprietà, elementare, dei triangoli isosceli. Dal momento che in ogni triangolo al lato maggiore sta opposto l’angolo maggiore, e dal momento che un triangolo può avere al più un angolo ottuso, non è restrittivo supporre che il triangolo sia dato come nella seguente figura:
I lati, come da richiesta, soddisfano alla condizione a>b>c, AM è mediana del lato a mentre HM è la sua proiezione sul lato a. Va dimostrato che
b2-c2=2aHM. (1)
Si tratta di usare il teorema di Pitagora due volte. Infatti, l’altezza AH si trova dalla relazione
AH2=c2-BH2=c2-(BM-HM)2=c2-BM2-HM2+2BM HM
ma si trova anche dalla relazione
AH2=b2-CH2=b2-(CM+HM)2=b2-CM2-HM2-2CM HM.
Uguagliando le due relazioni precedenti si trova
b2-CM2-HM2-2CM HM=c2-BM2-HM2+2BM HM
che fornisce, dal momento che CM=BM,
b2-c2=2(CM+BM)HM=2 AB HM
che è la (1).
Osservazione: Se si avesse M=H, ovvero se la mediana condotta da A al lato BC fosse anche altezza, allora ne verrebbe b2-c2=0, ovvero b=c, cioè il triangolo ABC sarebbe isoscele. La formula (1) dunque ha come corollario la seguente ben nota proprietà dei triangoli: se in un triangolo una mediana è anche altezza allora il triangolo è isoscele sulla base su cui giace il piede dell’altezza coincidente con la mediana.