Tempo fa mentre sfogliavo alcune schede di sicurezza, non ho potuto fare a meno di soffermarmi su quella riguardante lo iodio. Ciò che ha attratto la mia attenzione, è stata una riga sintetica che metteva in guardia riguardo la formazione di un sale esplosivo dalla reazione tra l’alogeno e ammoniaca. In verità conoscevo già tale sale (e le sue proprietà) con il nome di ammonio triiodato, sebbene la scheda di sicurezza, della Carlo Erba, lo identifica invece con la sigla “NJ3”. Si tratta di una delle frequenti abbreviazioni usate per indicare formule chimiche o di un errore? Desidero dunque chiedervi quale sia la vera formula bruta di tale composto e se esista la possibilità di stabilizzarlo, dato che la sua estrema instabilità lo porta a decomporsi violentemente già in fase di essiccamento. Grazie Francesco Tassini.

l simbolo “J” per
indicare lo iodio è corretto quanto “I” solo più arcaico.


Il composto formato da NH3+3I è appunto NI3 ed è una sostanza estremamente
sensibile e instabile.


E’ inutile cercare di stabilizzarlo per il semplice motivo che non ha
alcuna utilità pratica.