Le Applet sono dei normalissimi programmi Java, e quindi composti da
oggetti dove però la classe principale deve derivare da una classe
speciale che si chiama appunto Applet, e che implementa una particolare
interfaccia per interagire con un browser.
Originariamente i browser erano stati progettati per permettere la
visualizzazione e navigazione di ipertesti, ossia di pagine di testo con
riferimenti ad altre pagine a cui si poteva facilmente saltare. Ma con
l’evoluzione della tecnologia si poterono inserire in queste pagine sempre
più cose, tra cui immagini che da statiche divennero dinamiche(vedi
immagini GIF), e negli ultimi tempi anche oggetti particolarmente evoluti
come programmi(vedi Applet), mondi 3D(vedi VRML), ecc.
Per definire queste pagine si progettò un linguaggio di programmazione
semplificato e specializzato chiamato HTML(Hyper Text Manipolation Language).
Il problema del posizionamento delle Applet non esiste in quanto l’HTML
istruisce solo il browser sulla creazione delle pagine e se viene scritta
una pagina senza seguire le regole del linguaggio semplicemente il browser
non capisce quello che si vuole e non fa nulla.
Comunque alla fine un’Applet viene vista dal browser come un semplice
oggetto a cui deve corrispondere un’area rettangolare nella pagina.
Tanto per fare un esempio ecco una semplice pagina con una Applet:
<HTML>
<HEAD>
<TITLE>Pagina di esempio</TITLE>
</HEAD>
<BODY>
Ecco un po’ di testo.
<HR>
<CENTER>
<H1>Ed ora una Applet</H1><BR>
<APPLET CODE=Esempio WIDTH=300 HEIGHT=200><APPLET>
</BODY>
</HTML>
Dove Esempio è la classe principale dell’Applet, ossia un file
con estensione class, che non è altro che il programma Java compilato,
ossia tradotto in codice per la JVM (Java Virtual Machine) che ormai è
integrata in tutti i browser. Mentre width ne definisce la larghezza e
height l’altezza.
Vedi un esempio di applet Java con
i sorgenti: Player.java e Esempio.java