Vorrei sapere cosa succederà nell’anno 2000 alla memoria dei computer?

La risposta forse sarà deludente, dato il polverone alzato dai
media nei mesi passati, ma in realtà la data è di scarsissima
rilevanza per la maggioranza dei software. E anche qui va ribadito che
il problema non riguarda il computer in sé, quanto i programmi che
esegue. Il problema nacque a causa delle ristrettezze hardware con cui
si dovettero confrontare i progettisti e programmatori dell’epoca. Infatti
fino a pochi anni fa le capacità degli hard-disk non si misuravano
in Giga byte, ma in poche decine di Mega byte, e la memoria volatile (RAM)
è sempre stata molto scarsa. Per questo sottovalutando il problema
decisero che per rappresentare le date sarebbero bastati pochi bit. Non
ricordo di preciso quanti ne furono usati, ma sicuramente non a sufficienza
per rappresentare date oltre il 2000. E superata tale data il numero dell’anno
tornerà a zero o in ogni caso ad una data sfasata di alcuni decenni.

Questo non farà grande differenza per il nostro word-processor
o per i videogiochi, ma il mondo dell’informatica è popolato anche
di programmi che gestiscono grosse moli di dati, in cui le date possono
essere di fondamentale importanza. Tanto per fare un esempio, basti pensare
alle transazioni economiche delle banche o delle aziende, su cui vengono
fatte indagini di vario genere. Di colpo si avrebbero date recenti considerate
vecchie di decine di anni, e di fatto non si potrebbero registrare le nuove
date.

Comunque qualcuno ha già risolto il problema, e per il 2000 sono
già comparse applicazioni che promettono di convertire i formati
di registrazione dei vecchi database per riuscire a superare il millennio,
e anche i sistemi operativi sono stati aggiornati per il nuovo formato
delle date, infatti tutti i file che vengono registrati sulle memorie di
massa contengono una data di creazione e di ultima modifica.